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Autoconsumo e Vendita Energia:
Differenze tra Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato
Quando l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene utilizzata direttamente per gli elettrodomestici, si verifica l’autoconsumo, generando il massimo risparmio. In questo caso, non si attinge energia dalla rete, risparmiando così l’intero costo energetico.
Per comprendere meglio, analizziamo la composizione del prezzo dell’energia in bolletta: è costituito dal PUN (Prezzo Unico Nazionale dell’energia), oneri di distribuzione, oneri di sistema, oltre a accise e IVA.
Ecco una tabella dettagliata che illustra la composizione del prezzo dell’energia in bolletta, con cifre specifiche menzionate come esempio:
Il Prezzo dell’energia che paghiamo in Bolletta è composto da:
Componente | Descrizione | Costo (esempio) |
PUN | Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica | € 0.15 |
Oneri Vari | Oneri di sistema, distribuzione, ecc. | € 0,08 |
IVA e Accise | Imposte e tasse sull’energia | € 0,07 |
Totale | Costo totale per kWh | € 0,30 |



cosa è il PUN
PUN Prezzo Unico Nazionale
Definizione e Accesso al PUN (Prezzo Unico Nazionale)
Il PUN è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale, che rappresenta il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana. Esso costituisce la media nazionale dei prezzi di vendita dell’energia elettrica, aggiornata ogni ora e ogni giorno.
Come Trovare il Valore del PUN È possibile trovare il valore del PUN accedendo al sito del Gestore Mercati Energetici (GME),
Valori Attuali del PUN I valori medi dell’indice PUN degli ultimi sei mesi sono pubblicati sul sito del Gestore dei Mercati Energetici e variano in base alla tariffa oraria e alle fasce orarie. Queste fasce orarie includono F1 (dalle 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali), F2 (dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00 nei giorni feriali e sabato) e F3 (dalle 23.00 alle 7.00 nei giorni feriali, domenica e festivi). I valori specifici per ciascuna fascia oraria sono dettagliati nelle tabelle sul sito.
Quindi riassumendo l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico può essere auto consumata e quella prodotta in eccesso immessa in rete e venduta in modo automatico, che originerà un rimborso da parte del GSE
AUTOCONSUMO e VENDITA ENERGIA
Autoconsumo
Con l’autoconsumo, l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico viene utilizzata direttamente per alimentare gli elettrodomestici e i consumi elettrici dell’abitazione. Questo permette di ridurre significativamente la necessità di attingere energia dalla rete elettrica.
Per esempio, in una situazione normale dove si paga 0,30€ per ogni kWh di energia prelevata dalla rete, alimentando direttamente i propri bisogni elettrici con l’energia dell’impianto fotovoltaico, si elimina completamente questo costo. Questo significa non solo un risparmio sui costi dell’energia, ma anche sulle relative tasse, oneri, accise e IVA che sarebbero altrimenti applicati sull’energia prelevata dalla rete.
In sostanza, l’autoconsumo agisce direttamente sulle bollette energetiche, generando un risparmio significativo: minore è la quantità di energia prelevata dalla rete, maggiore sarà la riduzione dei costi sulla bolletta. L’autoconsumo, quindi, diventa un efficace strumento per controllare e ridurre le spese energetiche domestiche.



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scambio sul posto e ritiro dedicato
VENDITA ENERGIA
Nel caso dell’autoconsumo, l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e utilizzata direttamente porta a una riduzione immediata della bolletta, in quanto si riduce il bisogno di prelevare energia dalla rete.
Tuttavia, quando l’impianto produce più energia di quella consumata, l’eccesso viene immesso in rete. In questa situazione, si continua a pagare la bolletta per l’energia consumata dalla rete, ma si riceverà un rimborso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per l’energia immessa. Questo rimborso varia a seconda del meccanismo scelto: Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato (RID).
Per lo Scambio sul Posto, è necessario che l’impianto fotovoltaico sia dimensionato in base ai consumi effettivi dell’abitazione o dell’azienda. Ad esempio, per una casa o un’azienda con un consumo annuo di 7.000 kWh, si potrebbe installare un impianto da circa 6 kWp per produrre una quantità di energia adeguata ai consumi.
Scegliendo invece, il Ritiro Dedicato, è possibile installare un impianto anche più grande, ad esempio di 10 kWp, sovradimensionato rispetto ai consumi. Questo permette di fare un investimento non solo per l’autoconsumo ma anche per vendere l’energia in eccesso. Di conseguenza, il Ritiro Dedicato viene valorizzato a un prezzo più basso, riflettendo la possibilità di un maggior volume di energia venduta rispetto a quella necessaria al fabbisogno.
scambio sul posto e ritiro dedicato
Scambio Sul Posto (SSP)
Il Servizio di Scambio Sul Posto (SSP), gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), permette di ottenere un rimborso per l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico e non autoconsumata, immessa nella rete. Il rimborso offerto dal GSE è calcolato su una tariffa simile a quella che si pagherebbe normalmente per l’energia consumata dalla rete. Per esempio, se il costo standard dell’energia è di 0,30€ per kWh, con l’SSP si potrebbe ricevere un rimborso di circa 0,20€ per kWh. Questo rimborso si compone del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e di alcuni oneri specifici.
È fondamentale tenere presente che il sistema dello Scambio Sul Posto dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2024. Successivamente, sarà sostituito dal servizio di Ritiro Dedicato, già attivo e destinato a diventare l’unica opzione disponibile per la valorizzazione dell’energia prodotta in eccesso e immessa in rete.






Il Ritiro Dedicato (RID)
Il Ritiro Dedicato (RID)
Il Ritiro Dedicato (RID) è un sistema che consente agli impianti fotovoltaici di immettere in rete l’energia prodotta in eccesso e di ottenere, in cambio, un rimborso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) basato esclusivamente sul valore del Prezzo Unico Nazionale (PUN). Ad esempio, il rimborso potrebbe essere di circa 0,15€ per kWh.
Per illustrare meglio le differenze, ecco una tabella riassuntiva:
Situazione | Costo per kWh | Risparmio/Remunerazione |
---|---|---|
Autoconsumo | 30 centesimi | Risparmio di € 0,30/kWh (tariffa intera) |
Energia in eccesso (SSP) | 30 centesimi | Rimborso di € 0,20/kWh (PUN + alcuni oneri) |
Energia in eccesso (RID) | 30 centesimi | Rimborso di € 0,15/kWh (solo PUN) |
Questa tabella sintetizza come il risparmio e la remunerazione variano in funzione dell’opzione scelta: autoconsumo, Scambio Sul Posto (SSP) o Ritiro Dedicato (RID). In ogni scenario, il vantaggio economico è calcolato in relazione al costo ipotetico di 0,30€ per kWh di energia elettrica consumata dalla rete.”
Sfatare un luogo Comune
Conclusione
Sfatare un Luogo Comune – ‘L’energia immessa in rete è poco remunerata’
Il pensiero che l’energia immessa in rete sia remunerata a tariffe troppo basse è un luogo comune che necessita di essere chiarito. Il rimborso per l’energia immessa in rete non è determinato arbitrariamente, ma è strettamente legato al valore del Prezzo Unico Nazionale (PUN). È vero che in passato il PUN presentava valori più bassi, il che si traduceva in rimborsi minori. Tuttavia, la situazione è mutata significativamente a causa della crisi energetica scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’influenza della speculazione finanziaria nel settore dell’energia, fattori che hanno contribuito a un notevole incremento dei prezzi dell’energia a livello globale.
Nonostante gli anni recenti abbiano visto un aumento dei prezzi, attualmente sono calati. Tuttavia, il mercato dell’energia rimane estremamente sensibile a variabili globali non solo guerre ma anche cause più comuni, come interruzioni di gasdotti, scioperi, blocchi di navi cargo e altre situazioni che possono causare improvvisi aumenti dei prezzi. In questi scenari, i grandi player del mercato sono capaci di modificare i prezzi dell’energia quasi istantaneamente, impattando direttamente le bollette dei consumatori.
In questo contesto, l’installazione di un impianto fotovoltaico diventa una scelta strategica non solo per il risparmio immediato, ma anche come salvaguardia contro l’instabilità e la volatilità dei prezzi dell’energia. Essere indipendenti nella produzione di energia significa non solo garantirsi l’accesso a questa risorsa essenziale, ma anche proteggersi da possibili rincari e mantenere un alto standard di qualità della vita, in un mondo dove la nostra dipendenza dall’energia è in costante aumento.



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